lunedì 28 novembre 2016

STEP 04 - I colori nel mito

Il colore écru è attribuito principalmente ai tessuti nel loro strato più grezzo, allora ritengo appropriato riportare due famose leggende riguardo alla seta e alla sua scoperta. Entrambi i miti sono ambientati in Cina.
La seta, in Cina, fa la sua comparsa millenni prima che in Europa, ma le origini del tessuto sono avvolte dal mistero. E il mistero è terreno fertile per le leggende. La prima che vi racconteremo ha come protagonista un’imperatrice.
1) L'imperatrice Lei-Tsu
Lei-Tsu, o Xi Ling Shi, era la giovanissima moglie dell’Imperatore Giallo, il cui regno durò dal 2697 al 2597 a.C., durante il quale insegnò ai cacciatori nomadi a coltivare i cereali e addomesticare gli animali e inventò barche, carri… e abbigliamento. E in quest’ultima invenzione ebbe il contributo fondamentale di sua moglie.
Narra la leggenda che Lei-Tsu stava prendendo il tè in giardino, quando il bozzolo di un baco cadde nella sua tazza. Lei-Tsu, infastidita, afferrò il bozzolo per toglierlo dal suo tè ma questo, complice anche il calore della bevanda, cominciò a sfilarsi. E, metro dopo metro, coprì l’intero giardino.
Allora Lei-Tsu lo osservò meglio, e poté vederne la lucentezza e resistenza. Capì che quel filo misterioso si prestava ad essere tessuto. Ma non solo: rimosso il bozzolo, notò che al suo interno si nascondeva un baco e che quel baco si nutriva delle foglie del gelso che cresceva nel suo giardino. Invece di liberarsi dei bruchi, perciò, chiese al marito il permesso di piantare gelsi per poter coltivare i bachi.
Fu così che Lei-Tsu divenne non solo la scopritrice della seta, ma anche la prima sericoltrice e l’inventrice del telaio per la seta. Insegnò, infatti, alle altre donne della corte a tessere il bozzolo del baco da seta. Tanto importanti furono queste scoperte che Lei-Tsu entrò nel pantheon delle divinità cinesi, con il nome di “Madre del baco da seta”, Can Nai Nai.
Nacque così una tradizione che, per migliaia di anni, avrebbe rappresentato un monopolio per la Cina. 
Lei-Tsu 


2)Il cavallo magico
C’era una vota un uomo che aveva una figlia… e un cavallo magico. Il cavallo sapeva infatti volare e capire le lingue degli uomini. Un giorno, il padre partì per un viaggio d’affari, ma non fece ritorno. La figlia, preoccupata, fece un patto con il cavallo: “Se trovi mio padre e lo riporti a casa, ti sposerò.”
Il cavallo partì, e non passò molto tempo che riportò a casa il padre. Ma non poté gioire a lungo di aver rivisto la figlia, perché rimase sconvolto dalla promessa da lei fatta. Giurò a se stesso che mai avrebbe consentito quel matrimonio, così uccise il cavallo.
Il cavallo cadde a terra, morto, ma subito la sua carcassa si rialzò e portò via la ragazza. Volarono per miglia e miglia, fino a fermarsi sopra un albero. Non appena la ragazza toccò i rami, si trasformò in un baco da seta. E da quel giorno lcontinuò sempre a produrre lunghi fili, in ricordo del suo amico perduto.


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